Quando è indicata la risonanza magnetica muscolo-scheletrica?

La risonanza magnetica muscolo-scheletrica è indicata per diagnosticare patologie come lesioni muscolari, tendinee e legamentose, artriti, distrofie muscolari, affezioni infiammatorie o degenerative e patologie tumorali che coinvolgono articolazioni, ossa o tessuti molli.

Quanto dura la risonanza magnetica muscolo-scheletrica?

La durata dell'esame può variare tra 20 e 40 minuti, a seconda della zona da analizzare e dell'eventuale utilizzo del mezzo di contrasto. Durante l'esame, è importante rimanere immobili per garantire immagini accurate e prive di artefatti.

Quali sono le controindicazioni per la risonanza magnetica muscolo-scheletrica?

L'esame è controindicato per chi porta pacemaker, protesi metalliche non compatibili, neurostimolatori o frammenti metallici intraoculari. Inoltre, è sconsigliato nei primi due mesi di gravidanza e per i pazienti con claustrofobia non gestita. È necessario informare il medico su eventuali dispositivi medici o condizioni particolari.

Rmn Muscolo Scheletrica

Risonanza magnetica muscoloscheletrica cosa vede?

La risonanza magnetica muscolo-scheletrica consente di visualizzare le strutture articolari e vascolo-nervose e i tessuti molli delle principali articolazioni (spalla, polso, mano, gamba, ginocchio, caviglia, piede, bacino, colonna cervico-dorso-lombo-sacrale), evidenziando la presenza di eventuali situazioni patologiche (es. distrofia muscolare).

La Risonanza Magnetica è una tecnica di diagnostica per immagini non invasiva. Con l’utilizzo di un campo magnetico di elevata intensità e onde di radiofrequenza, si acquisiscono immagini tridimensionali delle strutture anatomiche e si sfruttano processi biochimici. La ricostruzione delle immagini è in funzione del legame biochimico delle molecole. Questo comporta un’altissima risoluzione di contrasto.

Rmn muscolo scheletrica come si esegue?

Per l'esecuzione della risonanza magnetica muscolo-scheletrica, il paziente viene aiutato dal tecnico a posizionarsi correttamente sul tavolo d'esame, di solito in posizione supina. Una superficie ad anello (bobina) viene posta sulla parte del corpo da esaminare.

In caso di utilizzo del mezzo di contrasto viene posizionato un accesso venoso temporaneo in cui verrà iniettato il farmaco. Il mezzo di contrasto, in alcuni sospetti patologici, può migliorare la capacità diagnostica dell’esame.

Durante l'esame, è importante stare fermi di modo che l'immagine non venga alterata da artefatti da movimento. La risonanza magnetica muscoloscheletrica non comporta l’utilizzo di radiazioni ionizzanti. È un esame non invasivo e non pericoloso. I pazienti che portano pacemaker, dispositivi ad attivazione magnetica (elettrodi e neurostimolatori) e protesi, devono confrontarsi con il proprio medico; è sconsigliata nei primi due mesi di gravidanza.

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Mer, 06 Ago 2025

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